Scrissi questa lettera l'anno scorso. E' passato un anno, e stavolta il finale di stagione non e' lo stesso. Tanto vale ricordare cos'era successo solo 12 mesi prima.
Attenzione: questa e' una mail molto lunga. Ma e' l'email di una vita. La mia, che si intreccia un po' anche con la vostra.
Vangelis. Quanti lo conoscono? Pochi, immagino. Non importa. E 'il tipo che ha fatto la colonna sonora di Blade Runner , ma soprattutto e' rimasto (e rimane) nella storia per la colonna sonora di Chariots of fire, conosciuto in Italia come Momenti di gloria. Impossibile non ricordarla.
Comunque. Scrivo perche' e' da ormai 5 giorni (oggi e' venerdi, sono un po' ubriaco dopo il pub ma ancora sano di mente) che ogni mattina, quando mi sveglio per andare al lavoro, mi guardo allo specchio e sento continuamente quella musica nelle orecchie.
Attenzione. Questa mail sara' piena di (forse) patetica retorica sportiva, ma signori, ho aspettato cosi' tanto tempo per scriverla che sinceramente non me ne frega un cazzo di cadere nelle banalita' peggiori.
Ho vinto il campionato. Domenica. Incredibile.
Non ve ne frega un cazzo? Amen. Ho vinto e sono campione, da oggi a quando muoio. Potro' guardare negli occhi mio figlio e dirgli "Tuo padre ha vinto un campionato".
Sono passati ormai 17 anni da quando ho iniziato a giocare a calcio, e per 17 anni, e 17 campionati, le uniche soddisfazioni erano arrivare nella farlocca zona uefa, visto che con le squadre canegratesi non sono mai riuscito a fare di piu', tranne due splendidi anni (1990 e 2000) in cui ci sono arrivato vicino, troppo vicino. E immagino che anche tra 30 anni saro' ancora li' a ricordare soprattutto il campionato del 90 con i miei compari di allora (saro' un nostalgico, ma mi ricordo ancora quasi tutte la partite: Sangiorgio 0-0,6-0, La pergola 7-1,7-0, Dairaghese 2-2,2-2, Robecchetto 3-0 e 4-2 il 24 febbraio del 90, compleanno di Massi che era stato messo in panca e io che segno 4 goal, Turbighese 0-1 e 1-0, con Solbiati che realizza un rigore invisibile fischiato da Gianni su mio fallo invisibile, Soccer Boys 3-1 , la STORICA partita, e 2-0, Vanzaghellese 1-0 gol di Pizzo e 2-1 doppietta mia, Arconatese-figli-di puttana 3-3 e 0-4, Dairaghese 3-1 e 1-3 con Massi capitano per la prima volta, Villacortese 2-0 e 7-2. Niente male).
Ma stavolta, qui a Londra, le cose sono cambiate. Guardando la classifica, per la prima volta vedo la squadra in cui gioco lassu' in alto, da sola, con il migliore attacco, la miglior difesa e soprattutto con piu' punti di tutti.
Le strane regole dei campionati regionali londinesi ci hanno costretto addirittura a giocare qualche volta due partite nella stessa mattinata per recuperare quelle saltate a causa della coppa di lega (eliminati nei quarti, ma vabbe'...). Domenica e' stata una di quelle.
Bastava vincere due volte per essere matematicamente campioni, ma quando all'ultimo minuto eravamo sotto 1-2 sembrava che non era quello il giorno. Ultimo minuto +1: calcio d'angolo loro, arriva la palla a me che lancio (spazzo) il nostro centravanti che infila il 2-2. Tutti a festeggiare un punto prezioso. Tutti tranne un pazzo che correva nella porta avversaria, prendeva la palla la portava a centrocampo per ricomiciare al piu' presto. Me ne sono accorto solo nel filmato della partita. In 10 su una persona e un pirla a prendere la palle. Ero io. Calcio d'inizio, arbitro col fischietto in bocca, contrasto (mio), palla che in due passaggi arriva ancora al nostro centravanti e gol del 3-2. Credo di essere rimasto paralizzato. Ma quello era il nostro giorno, era il MIO giorno, e dopo aver vinto la seconda partita 2-1 senza troppi problemi tranne quello di non fare cazzate per tutto il secondo tempo, al triplice fischio finale non sapevo cosa fare. Dovete capirmi, ho aspettato questo momento per una vita, e quando l'arbitro ha portato il fischietto alla bocca io stavo correndo in fascia con il pallone incollato alle mie gambe piene di crampi. Stavo correndo, ma sono sicuro di aver visto l'arbitro portarsi il fischietto alle labbra, al rallentatore. Forse me lo sono immaginato. Forse. Ma il fischio l'ho sentito. E la prima cosa e' stata chiedermi "E ora?". Ho corso, ho esultato, ma neppure tanto. Non sapevo cosa fare. Ho dato un pugno a terra, non so perche'. Ho abbracciato l'arbitro, nonostante fosse un pakistano. Ho abbracciato il nostro portiere, nonostante avesse fatto tre cappellate su tutti i tre gol. Ho abbracciato me stesso. Forse cercavo di raccogliere l'aria intorno a me per portarmela dietro come ricordo della vittoria. In poco tempo ero sotto la doccia, ancora incapace di festeggiare, ancora sconvolto.
Un flash ed eccomi al pub, a fumare i sigari della vittoria dimensione cazzo di Rocco Siffred, bere Guinness e Coca cola con Jack Daniels. rubare cibo dai piatti gentilmente offerti dal nostro sponsor. E, ubriaco, guardare i miei compagni e dialogare con frasi del tipo "You know? You're a champion now" "You too, mate, you too. It's a great feeling, isn'it?". Sono stato il primo straniero a giocare con loro, il primo a segnare (1 gol l'anno scorso e 2 quest'anno), e l'ultimo a toccare il pallone nella partita. E mentre ero avvelenato (alla fine avrei vomitato una sostanza nerastra), davanti ai miei occhi passavano gli anni ad allenarmi all'Oratorio e giocare per l'OSL, la mia vera squadra del cuore, segnare in tutti i modi e in tutte le partite nei primi anni novanta, retrocedere in tutti i ruoli fino a coprire addirittura la porta in una partita contro il Sangiorgio, con Refra dietro che mi dava consigli (urla sempre se ti colpiscono..), giocare in tutte le categorie, arrivare in quella societa' di merda dell'AC Canegrate, con allenatori troppo imbecilli e presidenze improvvisate. Partecipare con un gol alla promozione (mai sentita mia, comunque) dalla terza alla seconda (tre promozioni in quattro anni, visto che l'anno scorso sono arrivato secondo e promosso). Fare panchina col baffone bastardo, entrare e segnare. E ricordarsi di tutti quelli che mi sono stati accanto ma che hanno rinunciato a giocare o sono andati in altre squadre o semplicemente ho perso di vista.
Ricordarsi di come ho sempre considerato Refra il mio portiere preferito, di Ferioli ogni anno piu' grasso (quasi come me a meta' degli anni 90), come mi e' dispiaciuto quando Massi dopo l'anno con Marini ci ha lasciato per andare all'Accademia Inter. Di Beppe con cui giocavo a Holly & Benjy (anche se alla fine mi sono ritrovato piu' nel ruolo di Mark Lenders negli ultimi anni...) andando ad allenarci a piedi, in bici , in macchina. Segnare grazie ai suoi passaggi e vedergli fare un gol in un 6-0 con Angelo palleggiando con la mano per meta' campo (arbitro donna: dice tutto). 4 io e 2 lui quella volta. Passargli l'ultima palla prima dell'infortunio a Parabiago. Mai avrei pensato che da quel giorno non avrei piu' potuto condividere il campo con lui. Mai. Quando torno 'a giocare, io ero militare. Tornato io, lui era gia' infortunato. E vedere Solbiati passare dal giovane Baresi che fu (l'unico ad usare il fuorigioco a metacampo a 12 anni...) alle sega omossessuale che e' adesso. Perdere di vista Pizzo, con cui ho segnato 27 goal (16 lui), Joselito, autore di 2 goal nel 12-0 contro la Sirius (al ritorno segno' addirittura ReDionigi...), Petrucci con il suo goal nel 90 e le lacrime perche' era il suo primo. E poi i tentativi di Maggioni di giocare, e mille altre facce e persone che per magari si sono rivelate solo comparse, ma che da qualche parte mi sono rimaste.
Si', sono un fiume in piena. Non mi rompete i coglioni. Dopo anni di legittime frustrazioni sto scrivendo una lettera lunga 17 anni. OSL, A.C. Canegrate, Parsons' Green F.C. Tre partite nel Legnano, posto di fichetti mai piaciuto, una decina di presenza in rappresentativa, fino alle finali regionali in quel di Oleggio, a guardare film porno in stanza per la prima volta. Era il 90.
Italia 90, e il 17 di Donadoni che riempiva lo schermo della tv e la prima pagina della gazzetta. Quel noooo urlato mentre ero in vacanza in Polonia, col cuore in Italia. L'anno di Schillaci, l'anno di Notti Magiche, l'anno delle prime seghe, ma soprattutto l'anno dell'OSL quasi trionfante. E poi, 10 anni dopo, la possibilita' di rivincita, con quel terrone di Lafranceschina e i suoi momenti di pazzia che ci costarono il campionato. Consolare i giovani, tentare di trattenere le lacrime che poi sarebbero scese copiose a casa. 10 anni dopo e ancora un beffa.
Ma oggi no. Oggi mi guardo nello specchio e sento di aver scacciato una maledizione. Mi sento libero, 26enne da poco e con la lista di "cose da fare prima di morire" che finalmente si accorcia di un altro elemento ,forse uno di quelli' piu' importanti. Gia' da tempo avevo eliminato "Scopare" ed e' rimasto solo "Scopare in un orgia con solo ragazze di mia scelta". Anche "Emigrare" e' stato da due anni tolto, ma "Vincere l'Oscar" e "Diventare miliardario" sono ancora li'. Vincendo, ho aggiunto maggiori probabilita' agli altri eventi, visto che sono ancora piu' fiducioso. La vita inizia adesso. Da campione.
Mi sarebbe piaciuto avervi tutti in campo con me, perche' questa e' la vittoria di una vita di inseguimenti, inseguimenti fatti per tanti anni e tanti campi lombardi sempre con voi.
Chiudo il sipario, altrimenti rischio di autocommuovermi per la mia triste retorica. Ho spedito questa mail a quelli che possiedono una mail, se magari riuscite a passarla a quelli che non vedere nel campo degli indirizzi, o stamparla e consegnarla a chi ritenete sia coinvolto, fare pure.
Torno in Italia dal 25 al 27 maggio. Non so se riusciro' a vedervi, anche se mi piacerebbe, ma non si puo' avere tutto dalla vita (infatti credo che l'orgia con 10 ragazze di mia scelta sia un po' improponibile... forse con 5 riuscirei..)